Iquitos, folklore e tradizione ai piedi della Foresta Amazzonica

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Oggi ci aspetta un viaggio che non potrà lasciare indifferenti, andiamo ad Iquitos, Perù. Nel cuore della Foresta Amazzonica sorge questo grande centro, capoluogo della provincia di Loreto. Considerata la più grande città priva di collegamenti con la terraferma, Iquitos sta sempre di più aprendo le porte al turismo, scendendo in campo con un’offerta  senza pari.

Per raggiungerla il mezzo più comodo è l’aereo,partenza da Lima dopo poco meno di due ore si atterra direttamente all’aeroporto di Iquitos il Francisco Secada Vignetta International Airport utilizzando compagnie aeree peruviane. È possibile andare anche per via fluviale, ma il viaggio è lungo e poco comodo. Giunti sul luogo la nostra vista dovrà abituarsi a un mondo ben diverso dalle nostre monotone città, qui alberga l’allegria delle colorate ceramiche con cui molti palazzi sono costruiti, o del baccano dei commercianti intenti a vendere la propria merce nei folkloristici mercati.  Il clima è tropicale, con stagioni invertite rispetto alle nostre. Vi sono abbondanti piogge tra novembre ed aprile e, solitamente, si consiglia di visitare Iquitos nel mese di giungo, in corrispondenza della Festa di San Giovanni Battista che cade il 24 di Giungo, durante la quale si onorano i doni della natura e la purezza dell’acqua. Assisteremo a danze, processioni, musiche, tutto nella più stretta tradizione peruviana.

La zona è molto conosciuta come punto di partenza per escursioni nella Foresta Amazzonica, non a caso l’ecoturismo è molto sviluppato.  Siamo a circa 20 Km dalla Riserva Nazionale Allpahuayo Mishana, paradiso di 57.000 ettari che ospita un ecosistema entusiasmante, dove regnano sovrane la flora e la fauna di questa natura incontaminata. Vi sono nella Riserva posti davvero unici, come i  Boschi di Varillal e Chamizal di sabbie bianche habitat di animali endemici, molti dei quali in via di estinzione. Vi sono anche agenzie che organizzano tour con possibilità di dormire nella foresta peruviana all’interno di lodge. Altra escursione consigliatissima è quella presso la foresta degli specchi, Riserva Nazionale Pacaya-Samiria. Non è molto vicina, siamo a circa 4 ore da Iquitos, ma una volta arrivati fin qui vale la pena intraprendere questo percorso. L’attrazione più spettacolare è la Laguna El Dorado, popolata da delfini rosa e aquile pescatrici.

Rientrati ad Iquitos avremo un gran da fare, muovendoci a bordo di mototaxi, andremo alla scoperta della città. Prima tappa il quartiere di Belén caratterizzato da palafitte e chiatte galleggianti. Raggiungibile a piedi nella stagione secca o in barca in quella delle grandi piogge. Vi è poi il suo caratteristico mercato dove troveremo piante, cibi e oggetti Made in Perù. Tra le strade di Iquitos non manca l’arte, abbiamo il Museo dell’Amazzonia, l’ex Hotel Palace, completato nel 1912 è in stile Art Nouveau ed abbellito con marmi di Carrara e, un’altra meta interessante è la Casa di Ferro costruita da Gustavo Eiffel nel 1887. Un ricco abitante di Iquitos la acquistò a Parigi e la fece trasportare fino in Perù. Nella piazza centrale della città sorge la cattedrale di Iquitos costruita tra il 1911 e il 1924 in stile gotico.

Gli abitanti del luogo ci accoglieranno con simpatia, data anche l’importanza che qui ha il turismo. L’atmosfera che si respira a tutte le ore è davvero elettrizzante. Le strade sono sempre piene di gente e si animano ancor di più la sera, quando locali di ogni tipo suonano musica salsa e offrono cibi tipicamente indios come patate con salsa di arachidi o la bevanda masato a base di yuca, da provare soprattutto durante le escursioni nella foresta. Ultima curiosità: molto sviluppato è il turismo dello sciamanesimo in quanto ad Iquitos si può provare, legalmente, la pianta allucinogena ayahuasca, preparata direttamente dai curanderos. Infine vi è una via del tutto dedicata alle medicine naturali locali.


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