Da Graz a Montréal, la scommessa vinta delle Città del Design

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Dare una definizione  del termine design è un compito arduo. Possiamo pensare al profilo estetico di un prodotto, alla funzionalità di questo o alla sua tecnologia. Forse il design è un insieme di bello, funzionale, originale e tecnologico. Ci sono delle città che hanno fatto propri tutti questi concetti e che, per questo, si sono meritate nel corso degli anni l’ambito riconoscimento di Città del Design dell’UNESCO.

Gli appassionati in materia dovrebbero visitare almeno una di queste città, ma anche i “profani” rimarranno affascinati. Iniziamo dunque il nostro viaggio partendo dalla città vincitrice per il 2011: 2 Niente è costruito a caso qui, dai musei, alla Casa della Musica, all’Opera fino alla stazione ferroviaria, tutto ha forme particolari, colori accesi, decorazioni per nulla scontate. Fare un viaggio a Graz darà anche la possibilità di partecipare ad eventi organizzati come “Il mese del design” che si terrà dal 6 maggio al 5 giugno. Prevista la partecipazione di architetti e creativi, non solo nomi importanti, ma anche giovani perché lo spirito è proprio quello di dimostrare che non basta essere una firma famosa, ma una buona idea è quello che serve. Se avete in mente una capatina a Graz, è opportuno approfittarne anche perché le offerte per alberghi e pacchetti di viaggio sono più numerosi che mai in questo periodo.

Nel nostro percorso attraverso il design come non citare Berlino. La capitale tedesca fu premiata dall’UNESCO nel 2006, ma da allora non ha mai smesso di dare importanza alle opere urbanistiche più creative. L’arma in più di Berlino è che qui convivono architettura, moda, arte. Tutto questo crea una vera e propria industria del design. Pensiamo ad esempio che qui l’ex aeroporto di Tempelhof è stato trasformato in un parco, l’unico nel quale è dunque presente una pista di decollo. Altro esempio simbolo di Berlino è Potsdamer Platz che, abbandonata a se stessa nel dopoguerra, è stata trasformata in un fulcro vitale della metropoli che ospita attualmente il Sony Center, palazzo di vetro tra i più visitati di Berlino.

Nel 2005 ad essere eletta Città del Design fu Buenos Aires, capitale dai tanti contrasti che grazie alla collaborazione tra pubblico e privato è riuscita a raggiungere un obiettivo così importante. Ora il design è un’arma in più per l’Argentina che difatti conta un numero enorme di studenti iscritti a corsi concernenti il design. Buenos Aires è una città dove tradizione e innovazione vivono a stretto contatto, possiamo passeggiare qui tra chiese, musei e quartieri coloniali ed imbatterci poi in fabbricati di lamiera caratterizzati da colori assolutamente sgargianti.

Tenere fuori il mondo orientale da argomenti come creatività e design è praticamente impossibile. La medaglia d’oro in questo caso va a Seul, capitale della Corea del Nord. Nel 2008 l’UNESCO ha riconosciuto gli importanti progressi fatti da questa città, progressi di architettura urbanistica che diventano ancora più fondamentali se si pensa a quanto potrebbero essere di supporto per paesi in via di sviluppo.

Tra le tante città che sono emerse per l’importanza data alla cultura del design troviamo Montréal, in Canada. Già di per se meta turistica apprezzata, lo diventa ancor di più se camminando per le strade ad ogni angolo scorgiamo sculture di ogni tipo o godiamo di mostre sempre nuove. Addirittura qui è in vigore una legge per la quale gli edifici pubblici devolvono l’1% del loro guadagno per la realizzazione di iniziative artistiche. Anche gli artisti di strada devono essere dei professionisti, perfino su carta. C’è bisogno di superare un esame per potersi esibire.

In un mondo sempre più tecnologico, in cui l’estetica la fa da padrona unire le due cose dando ad ognuna la giusta importanza può essere un modo per migliorare tanti aspetti che danneggiano le nostre città. Strade più pulite, ma anche più belle da vedere. Palazzi che ispirino allegria, ferrovie funzionali con treni comodi con un arredamento piacevole. Mostre creative e corsi d’arte. Sicuramente non è facile raggiungere e soprattutto mantenere obiettivi di questo tipo, ma i risultati poi si vedono. Queste città dopo la nomina UNESCO non solo ne hanno guadagnato in termini di economia e di turismo, ma hanno arricchito il proprio patrimonio culturale, un bene altamente prezioso.


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