C’era una volta una Spagna selvaggia, dove il vento muoveva ogni cosa: le onde del mare, i granelli di sabbia, le foglie degli alberi. Una Spagna senza le grandi costruzioni turistiche che oggi sovrastano splendidi paesaggi naturali con le loro tonnellate di cemento, ma in un angolo del paese si può ritrovare la magia del Mediterraneo incontaminato. Siamo presso Cabo de Gata, Andalusia, nella provincia ad est di Almeria. Qui lunghe distese di spiagge bianche sono circondate da una vegetazione che ricorda una zona d’Africa. Cactus, piante grasse, fichi d’india, ed eucalipti, rocce vulcaniche che cadono a picco sul mare azzurro. Questo è Cabo de Gata, un vero e proprio Parco Riserva Naturale dove è ancora possibile una vacanza lontani dalle luci della ribalta. Il fatto di non essere luogo prediletto del turismo di massa, non rende questo posto accessibile solo a facoltosi vacanzieri. Anzi l’offerta è piuttosto ampia soprattutto se si decide di alloggiare in alcuni paesini che rientrano nel parco, come quello di San Josè o San Miguel. Non a caso la paura di molti è che questi posti, nel tempo, possano divenire oggetto di interesse per una speculazione urbanistica volta al turismo, cosa che cancellerebbe il senso più profondo di tali luoghi.
Le tante spiagge di Cabo de Gata sono un vero spettacolo, dalle più grandi alle più piccole vale davvero la pena visitarne quante più possibili. Alcune sono di facile accesso, altre sono raggiungibili solo a piedi attraverso scomodi sentieri, ma questo è il minimo per una terra che conserva ancora un carattere primitivo.
Ad esempio la spiaggia De los genoveses viene considerata una delle più belle di tutto il Mediterraneo e, per salvaguardarne la bellezza e l’integrità vi può accedere solo un numero limitato di macchine o pullman, i restanti dovranno addentrarsi a piedi verso uno dei tesori più preziosi della Spagna. La spiaggia Playazo, invece, è caratteristica per le svariate palme che accompagnano il profilo sabbioso donando un aspetto esotico all’intero paesaggio. Se vogliamo godere del mare di Cabo de Gata senza troppe difficoltà possiamo recarci presso la spiaggia di De monsul, una delle più facili da raggiungere ma non per questo meno affascinante.
Dicevamo che l’area di Cabo de Gata è divenuta un Parco Naturale e lo è oramai da più di 20 anni, ma anche l’UNESCO ha voluto conferire a questo tratto di Spagna un ambito riconoscimento: quello di Riserva della Biosfera. Questa superficie conserva una grande biodiversità, una ricchezza dovuta anche al fatto di essere tra le zone più secche di tutta l’Europa Continentale. Il turista che vi arriva non trova, però, solo bel paesaggio, ma un territorio tutto da esplorare grazie anche ai tanti paesi che costellano Cabo de Gata. Per lo più sono piccoli centri dove si vive di pesca, agricoltura e di quel po’ di turismo, ma proprio per questo conservano intatto il loro fascino. Oltre a trovare beni di prima necessità, ci si potrà lasciare andare ad un po’ di shopping estivo, comprando qualche piccolo souvenir in ricordo di una splendida vacanza. La struttura urbanistica è molto simile per tutti i paesini, caratterizzati dalla prevalenza del colore bianco per le case e le chiese che vi si trovano, come se fossero stati dipinti da un’unica mano, come se fossero un faro che illumina i viaggiatori, li guida attraverso l’inestimabile incanto di Cabo de Gata.
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